La ricetta del maritozzo con l’uvetta alla romana

Ode alla ricetta del maritozzo con l’uvetta: non c’è lievitato più romano (o, meglio, laziale) di questo morbido e profumato panino dolce, che con la sua sofficità accogliente si pone al primo posto nella mia lista delle dolcezze da colazione.

E a dire il vero, prima che il cornetto diventasse il compagno fraterno del cappuccino o del caffè mattutino al bar, era quasi solo il maritozzo, insieme alle bombe ed alle ciambelle fritte, ad essere proposto sui banconi dei bar ai frettolosi avventori che trangugiavano un caffè prima di immergersi nelle attività giornaliere.

Un dolce buono da solo, semplice, o reso terribilmente goloso da una ricchissima farcitura di panna, complicatissima da mangiare senza sporcarsi (in realtà il trucco per uscirne indenni e senza macchie c’è: leccare ben bene la panna prima di mordere il maritozzo!).

Un dolce che era conosciuto fin dall’epoca romana (ed al posto delle zucchero, ancora non conosciuto, veniva utilizzato il miele) e dal Lazio si è poi diffuso in altre Regioni italiane: qualcosa di molto simile c’è nelle Marche, in Umbria ed anche in Abruzzo.

In ogni caso, il maritozzo romano è sempre, e solo, con l’uvetta. Per approfondire e saperne di più sulla storia del maritozzo, vi invito a leggere questo articolo dell’Ansa. A proposito: sapete che il 7 dicembre è il Maritozzo Day?

Poi, ad un certo momento il suo appeal alquanto popolare è scemato del tutto in favore di più raffinati croissants e brioches e, se non ricordo male,  erano forse gli anni ’80, trovare un maritozzo era difficilissimo, era diventato quasi una rarità.

Solo da qualche anno è tornato a riprendersi la scena e di ciò ne sono davvero contenta: è sì un prodotto semplice, antico, non troppo dolce, che preparavano i fornai ancor prima dei pasticceri, ma è di una bontà difficilmente uguagliabile!

Per fortuna oggi non sono poche le pasticcerie che preparano maritozzi “a regola d’arte” e qualcuna l’avevo citata in questo mio vecchio post, appunto su dove trovare i maritozzi a Roma.

Anche il suo aspetto non aiuta certo a renderlo ‘esclusivo’: è semplice, servono pochi ingredienti, la lavorazione è senza complessità e una volta sfornato ricorda un banale panino cicciotto e ben cotto (il maritozzo ha quasi sempre un colore ambrato!).

Ciò che fa la differenza, è il sapore:  delicato, profumato, sa di semplicità buona, un base perfetta per essere farcita ed arricchita di ingredienti e condimenti: con la panna, certo, ma anche con una crema inglese o con una crema cioccolata o nocciole.

Non manca nemmeno la versione salata del maritozzo, che si presta a infinite sperimentazioni: salmone, stracciatella di bufala, affettati di nicchia, formaggi più o meno stagionati, mousse di pesce, frutta, uova, avocado, perfino caviale: chi più ne ha, ne metta, il maritozzo è accogliente e ospitale!

Preparare in casa i maritozzi con l’uvetta alla romana è più semplice di quanto possa sembrare, unica vera difficoltà è la pazienza che richiedono per la lunga lievitazione: sono necessarie molte ore, e più interventi,  perché l’impasto raggiunga la necessaria sofficità e alveolatura.

Per preparare i miei maritozzi (sì, quelli che vedete in foto), ci sono volute parecchie ore di lievitazione e tre diverse lavorazioni: il mio consiglio è di prepararli al mattino ed infornarli la sera.

E’ stato poco più di un esperimento, ma sono particolarmente soddisfatta del risultato, per cui  ora provo a raccontarvi, passo dopo passo, come li ho preparati.

Ingredienti (per circa 10 maritozzi con l’uvetta):

Per l’impasto:
  • 500 gr. di farina OO
  • mezzo bicchiere di olio evo
  • mezzo bicchiere di latte intero
  • 150 grammi di zucchero semolato
  • 1 uovo intero
  • un cubetto di lievito di birra
  • se vi piace, scorza grattugiata di limone e/o arancia
  • 100 gr. di uva passa fatta rinvenire in un bicchiere di acqua tiepida
Per la guarnzione
  • 4 cucchiai di zucchero a velo
  • 1 cucchiaio di marmellata di albicocche
L'impasto lievitato del maritozzo

L’impasto lievitato del maritozzo

Come preparare i maritozzi

  1. Sciogliere il lievito con mezzo bicchiere di acqua leggermente tiepida ed aggiungerlo a 200 gr. di farina, mescolando bene. Aggiungete anche un cucchiaino di zucchero e mescolate bene impastando.
  2. Mettete a lievitare per un paio di ore in una ciotola (meglio evitare il metallo) ben coperta in un luogo abbastanza caldo e privo di correnti d’aria. Io ho avvolto il contenitore in un paio di canovacci puliti e ho riposto il tutto in uno dei  cassettoni della cucina. Dopo un paio di ore, lavoratelo ancora un po’ l’impasto e fatelo lievitare di nuovo.
  3. Una volta nuovamente lievitato, aggiungete il resto degli ingredienti – uovo, olio, latte, zucchero, farina e scorze grattugiate – ed impastate molto bene. Potrebbe servirvi più farina, in ogni caso dovete ottenere un impasto liscio, elastico, abbastanza sodo.
  4. Mettetelo di nuovo in un contenitore per la lievitazione e fatelo ancora  lievitare. Dovrebbe almeno raddoppiare il volume.
  5. Riprendete l’impasto e suddividetelo in 10 parti. Con l’aiuto di poca farina, date loro la forma tipica del maritozzo (una sorta di panino oblungo) e disponeteli su una teglia ricoperta di carta forno.
  6. Sciogliete poca marmellata con poca acqua tiepida e spennellate la superficie del maritozzo (serve per dare il colore ambrato) e mettete in forno a lievitare ancora per una mezz’ora, quindi cuocete a 180° per 20 minuti.
  7. Una volta tiepidi spennellate parte della superficie con una glassa densa a base di zucchero a velo e acqua, che asciugandosi farà la classica crosticina bianca. Altrimenti (più veloce) spolverizzate con zucchero a velo.
  8. Si conservano per un paio di giorni chiusi in una scatola ermetica, altrimenti potete surgelarli. Per farcirli secondo la tradizione, tagliate la superficie dei maritozzi con l’uvetta a mo’ di tasca e riempitela con panna montata freschissima leggermente zuccherata: il contrasto tra il sapore della panna e quello dell’impasto è eccezionale!

Non vi resta che augurarvi buona colazione (o buona merenda). E fatemi sapere se vi sono piaciuti e se è stato facile preparali!

I maritozzi con l'uvetta con una spolverata di zucchero a velo

I maritozzi con l’uvetta con una spolverata di zucchero a velo

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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