Il Museo Napoleonico di Roma

Roma è conosciuta per i suoi monumenti e per i suoi musei, densi di opere d’arte, che attraggono migliaia di visitatori. Accanto ai noti Musei Capitolini, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna, al Museo dell’Ara Pacis o ai Mercati di Traiano, ve ne sono alcuni più piccoli, quasi esclusivi o comunque meno pubblicizzati.

I piccoli Musei di Roma posseggono collezioni di nicchia e di grande valore, artistico e storico, e visitarli sempre un grande piacere, ancor più perché alcuni sono ad ingresso gratuito. Uno di questi, che mi pento di non aver visitato prima, è il Museo Napoleonico di Roma a Palazzo Primoli, contenitore di memorie e di cimeli napoleonici. Il fatto di averlo visitato il 5 maggio 2021, il giorno della morte di Napoleone e in occasione del duecentesimo anniversario della sua morte, ha dato un senso ancora maggiore a questa visita.

Napoleone e Roma

Napoleone è una figura affascinante: un militare scaltro e capace scaraventato al sommo del potere di Francia, capace di mettere sotto scacco buona parte dell’Europa – e dove non arrivavano le armi ci pensavano i matrimoni – un personaggio che è un mito, che è riuscito ad attraversare i secoli rimanendo una figura ammirata e vincente seppur sconfitto.

Credo che ben pochi uomini hanno fatto la storia moderna come Napoleone e visitare il Museo Napoleonico di Roma è un ottimo mezzo per conoscerlo meglio.

Perché un Museo Napoleonico proprio a Roma?

L’attrazione di Napoleone nei confronti della Roma imperiale, a cui si ispirava per il suo Impero, era molto forte, tanto da considerarla la seconda città più importante dopo Parigi e attribuire fin dalla nascita a suo figlio, Napoleone Francesco Giuseppe Carlo Bonaparte, il titolo di Re di Roma (ruolo che mai ricoprì perché all’esilio del padre venne messo sotto la tutela del nonno, il Re Francesco I d’Austria).

Con Roma, e la sua storia, Napoleone ha avuto un rapporto che va oltre la conquista: resta affascinato dallo stile classico che si trasforma nello stile Impero, che in una sorta di frenesia travolge ogni cosa, dall’arte all’architettura alle creazioni di arte minore. Ad esempio, nei quadri del Museo Napoleonico si vede bene l’evoluzione della moda femminile: gli abiti abbandonano le crinoline e le linee rigide per abbracciare la fluidità dei tessuti e dei panneggi, predominano i colori chiari, le stesse acconciature diventano più morbide.

Il Museo Napoleonico di Roma - una delle sale

Il Museo Napoleonico di Roma – una delle sale

Roma fu un rifugio anche per numerosi membri della sua famiglia, che dopo l’esilio dell’imperatore a Sant’Elena e la loro ostracizzazione dalla Francia, scelsero di chiedere asilo a Papa Pio VII. A Roma vissero la madre Letizia Ramolino Bonaparte (Madame Mère), i fratelli Luciano, Luigi e Girolamo, e ovviamente la famosissima sorella Paolina, moglie del principe romano Borghese.

Lo stesso palazzo in cui è ospitato il Museo Napoleonico apparteneva ad un discendente di Luciano Napoleone, il conte Giuseppe Primoli, figlio della principessa Carlotta Bonaparte e di Pietro Primoli, che possono considerarsi il ‘ramo’ romano dei Bonaparte. Il Conte Giuseppe Primoli ha donato nel 1927 parte del palazzo al Comune di Roma insieme alla ricchissima collezione di opere d’arte e cimeli napoleonici esposti, che formano il  nucleo centrale dell’esposizione museale.

Il Museo Napoleonico di Roma

Il Museo Napoleonico di Roma

Il Museo Napoleonico di Roma

Statue, dormeuse, salottini, porcellane, monete, quadri, mobili, abiti, libri: dietro la facciata un po’ austera di Palazzo Primoli, elegante palazzetto del Cinquecento che guarda il Tevere all’altezza di Ponte Umberto I, si apre un susseguirsi di sale ben arredate con elementi legati alla storia di Napoleone e della sua famiglia.

Sembra di entrare in una casa nobile, più che in un museo, e la prima sala colpisce immediatamente per la sensazione di accoglienza che trasmette con il bel pavimento a damier bianco e nero, le pareti dipinte di un acceso color ottanio e i salottini che paiono pronti ad accogliere ospiti per un tè. Appesi ai soffitti grandi lampadari di cristallo, librerie colme di volumi, sulla parete un camino dalla grande cornice dorata.

Nelle vetrine e sulle pareti tantissimi oggetti preziosi o talvolta banali, allo stesso modo importanti per mostrare le tracce della vita, dei rapporti familiari, della ricchezza e del potere che per oltre un decennio sono stati saldamente tra le mani dei Bonaparte, che rendono tangibile il percorso cronologico della vita e delle vicende militari del giovane generale corso diventato nel volgere di pochi anni l’Imperatore d’Europa.

E sempre, in ogni sala, c’è sempre lui, Napoleone. Sotto forma di statua più o meno grande, di dipinto, di medaglione o miniatura. Quasi sempre raffigurato con il bicorno in testa o in sella al cavallo, pronto a dare battaglia.

Il Museo Napoleonico di Roma - statua di Napoleone

Il Museo Napoleonico di Roma – statua di Napoleone

Pur essendo un  Museo piccolo (circa dieci tra sale e salette, se non ho contato male ), è molto ghiotto: vi vengono allestite esposizioni temporanee di approfondimento e per tutto il 2021 si può visitare la piccola mostra “Napoleone ultimo atto”, allestita in occasione dell’anniversario dei 200 anni dalla morte dell’Imperatore, molto interessante e intensa perché mostra un Napoleone oramai sconfitto, isolato a Sant’Elena, solo con i suoi ricordi e le sue malinconie. Un Napoleone uomo più che imperatore.

Facile da visitare, con tante descrizioni utili per comprendere le opere e gli oggetti esposti, il Museo Napoleonico di Roma si sviluppa tutto al piano terreno in un percorso comprensibile.

A mio parere, può essere non troppo attraente per i bambini – il Museo per il suo argomento specifico presuppone che si conosca almeno un po’ la storia di Napoleone – mentre per i ragazzi delle scuole medie e delle superiori una visita può aiutare a comprendere meglio un periodo storico estremamente complesso.

Maggiori informazioni per visitare il Museo Napoleonico:

  • Il Museo Napoleonico di Roma si trova a Piazza di Ponte Umberto I;
  • è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00:
  • l’ingresso è gratuito;
  • il Museo si svolge tutto al piano terreno ed è accessibile ai disabili;
  • vicino al Museo fermano numerosi bus urbani dell’Atac, tra questi: 30, 492, 70, 81.
  • Per visitare bene il Museo, calcolate circa un’ora e mezza.
  • Nei pressi del Museo Napoleonico ci sono il Museo Nazionale romano di Palazzo Altemps, la Casa Museo di Mario Praz e la splendida  Piazza Navona; da non dimenticare, una passeggiata lungo via dei Coronari. Poco più avanti, proseguendo sul Lungotevere Marzio, troviamo il Museo dell’Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto, da poco tornato visitabile. Sempre a portata di passeggiata, ma dall’altra parte del Tevere, Castel Sant’Angelo.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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